• Partenza: Ghiffa porto (m.s.l. 201)
  • Destinazione: Pollino di Premeno (m.s.l. 750)
  • Tempo totale: h. 3,00
  • Dislivello: m. 549
  • Difficoltà: T-E
  • Equipaggiamento: Trekking .

Descrizione

Il lago e la montagna, il blu delle acque e il verde dei boschi, una vela spinta dal vento e un alpinista che arranca su un sentiero. In queste immagini è l’essenza dell’Alto Verbano, una terra ricca di natura e di cultura che ha ancora molto da dare agli uomini di oggi. Perché conserva un’enorme riserva di bellezza. Vediamoli i due aspetti di questo angolo di natura felice. Il lago è il Lago Maggiore. L’Eden d’Italia per l’inglese John Ruskin. E Stendhal invitava a “vendere la camicia” per visitare quattro luoghi della bell’Italia: fra questi il Lago Maggiore (gli altri erano il Vesuvio, il Vaticano e la chiesa di S. Croce a Firenze). Sono giudizi di intenditori. La montagna è quella prealpina: ripidi versanti coperti da boschi misti di latifoglie. Nel verde dei boschi, i paesi. Minuscoli villaggi che, come oasi di serenità, conservano ancora una schietta impronta rurale. Una montagna trasformata: per secoli ha sfamato i montanari verbanesi e oggi fornisce svago e tranquillità. Una montagna ricreativa. Annota Pierangelo Frigerio nel “Gran Libro del Lago Maggiore”: E’ radicalmente mutato il paesaggio agreste. Sono scomparsi gli stentati campicelli di segale e di legumi, i frutteti, le grandi estensioni di vigna, i piccoli uliveti che pur son ricordati dalle storie. I castagni, insidiati dalla malattia e non più accortamente innestati, si van degradando; ma tuttora la gemmante fioritura di giugno disegna sui fianchi della montagna la mappa d’una secolare fatica. In questa mappa c’è tutta la “cultura minore” di un’antica civiltà rurale montana: i campi terrazzati, il forno frazionale per la cottura del pane, i giganteschi torchi da uva, il sapiente uso della pietra per costruire tetti e muri. Un mondo da riscoprire per vivere meglio. Non solo la storia e la natura, anche l’arte e la fede. Lo splendore antico delle chiese e degli oratori, arricchiti dal talento e dalla nostalgia degli emigranti, e le povere cappellette agresti che raccontano una devozione popolare semplice e forte. L’Alto Verbano è una terra tutta da scoprire. E da vivere: nelle infinite possibilità sportive (dalla vela al surf, dalle camminate allo sci, ai circuiti in bicicletta) e nelle suggestioni culturali che arricchiscono un soggiorno sereno. Questo è l’Alto Verbano. Scopriamolo insieme. Camminando al ritmo della natura.