Partenza: Bocchetto Sessera m 1.382
Intermedio: Monticchio m 1.696 dislivello m. 314 h 2
Arrivo: Bonom m 1.878 dislivello m. 496 h 4
Tempo complessivo: h 6,30’ conforme condizioni neve
Difficoltà: MR
Note: obbligo segnalatore tipo “Arva”
possibilità di noleggio ciaspole e sci da fondo e discesa. Pista fondo e discesa
Notizie generali
Il percorso si snoda sulla panoramica cresta che separa la Val Sessera dalla Val Cervo. Siamo in una zona che oggi sembra quasi selvaggia, ma che in passato era molto abitata, dedita ad attività pastorali e anche sede di alcune miniere. Sentieri, vecchie mulattiere e insediamenti ormai abbandonati ci aiutano a comprendere le difficoltà che gli abitanti erano costretti ad affrontare ancora non molto tempo fa.
Da Bocchetto Sessera si sale alla cresta che offre uno splendido panorama sulla pianura biellese e sul Monviso, in lontananza.
Dal Monticchio invece è possibile osservare tutta la cresta fino alla Cima del Bònom e alla Bassa del Campo, verso il Biellese il Pian Musin con la sua malga e, verso la Valsessera tutte in fila, le Teggie di Artignaga di sopra (Gnart-gnea in dialetto), un tempo caratterizzate dalle case con il tetto di paglia, e più in basso Artignaga di sotto.
Dalla sommità in cresta lo sguardo può spaziare a 360 gradi, dalla pianura alle montagne Biellesi, Aostane e Valsesiane.
Percorso
Ciaspolata che non deve ingannare per il ridotto dslivello totale, è in grado di soddisfare, in base alla meta scelta, sia chi vuole godersi semplicemente il panorama, sia chi ha il piacere di fare un percorso più impegnativo.
La Bocchetta si affaccia sulla val Sessera. A sinistra ci sono due sterrati, uno scende alla Piana del Ponte, l’altro va all’alpe Montuccia; all’inizio di questo sterrato c’è un sentiero marcato F11 che si inerpica sul muretto tramite una scalinata con corrimano in legno (punto d’inizio del Sentiero Mountain Fitness).
Il percorso prosegue sulla dorsale che sale dietro al ristorante, lungo il filo di cresta. La salita è discretamente ripida e da affrontare senza fretta.
Dopo qualche strappo si arriva alla sommità della nostra prima punta, il Monticchio (1697 m). Il Monticchio può essere sia un punto di passaggio per raggiungere il Bonom, sia la meta della gita. Chi decide di fermarsi qui gode comunque della magnifica vista a 360° che contraddistingue l’intera escursione.
Dal Monticchio inizia la cresta vera e propria che porta al Bonom. Il percorso prosegue in discesa seguendo sempre la dorsale, passa di fianco alla Pera Fourà (Pietra Forata) e si inoltra, a volte verso il Biellese, a tratti verso la Valsessera.
La successiva elevazione è la Colma Bella (1670 m).
Il percorso prosegue con un dolce saliscendi fino al pendio finale, più ripido, che conduce alla Cima del Bònom. Il Bònom è una modesta cima da cui si diparte lo spartiacque che divide il vallone del rio Sassaia da quello del rio Concabbia.
Di fronte alla Cima del Bònom, separata dalla Bassa del Campo, c’è la Cima delle Guardie; a nord ovest, in basso, si vedono le Teggie del Campo, e alto, sopra le Teggie, il sentiero che prosegue per il Cravile, il Manzo e il Bo.
In alternativa potrebbe essere effettuata un’escursione da Piode all’Alpe Meggiana