PARTENZA ORE 5,00 – P.le Valentino
Residenza Hotel “Des Alpes”***-Hotel “Larin”***-Hotel Nord
Immersi nella natura del Parco delle Dolomiti d’Ampezzo, l’Hotel Des Alpes, l’Hotel Larin e l’Hotel Nord costituiscono l’albergo ideale per una vacanza all’insegna dello sport e del benessere in un ambiente particolarmente accogliente e familiare.
Gli Hotels sono caratterizzati da ambientazioni familiari e confortevoli, arredati in stile tipico di montagna.
Le camere sono tutte dotate di bagno privato con doccia o vasca, asciugacapelli, TV satellite, telefono, connessione Internet WI-FI, molte con balcone e vista panoramica.
Tutti i soci che occuperanno stanze a due o tre letti risiederanno nell’hotel Des Alpes mentre alcune singole troveranno ospitalità negli attigui equipollenti Hotels Larin e Nord. L’hotel Des Alpes fungerà da ambiente di relazione generale per l’intero gruppo. In esso sarà servita la cena per tutti ed i servizi accessori messi a disposizione dei propri clienti, compreso l’area benessere, saranno resi disponibili anche per gli ospiti del Larin e del Nord, dove invece è previsto il pernottamento e la prima colazione. Analogamente il Des Alpes fornirà a tutti, al mattino, il pranzo al sacco per la giornata.
I tre alberghi sono logisticamente attigui ed ubicati lungo la “Strada statale 51 di Alemagna”, a circa 2 km a nord del centro di Cortina in direzione Dobbiaco-Brennero; Sono collegati al centro tramite un regolare servizio di bus con fermata di fronte all’albergo. Per chi ama le passeggiate, è anche possibile raggiungere il centro a piedi, o in bicicletta, lungo la strada pedonale panoramica. Inoltre il nostro autobus, la sera, fungerà da navetta di collegamento con Cortina
*L’Hotel Des Alpes mette inoltre a disposizione di tutto il gruppo CAI indipendentemente dal pernottamento la nuova zona benessere “Il Larice”, con vista panoramica, dotata di: sauna, idromassaggio, bagno turco, doccia emozionale, zona relax e saletta per massaggi a pagamento.
Cortina d’Ampezzo, famosissima località turistica, si trova in Provincia di Belluno a quota 11224 m s.l.m.. Soprannominata la regina delle Dolomiti è il più grande e famoso dei 18 comuni che formano la Ladinia. Parte dello Stato Veneto dal 1420, fino al 1511 era parte integrante del Cadore di cui costituiva una delle dieci centene.
Quando il Cadore fu invaso da Massimiliano d’Asburgo all’inizio della guerra dei Cambra, l’esercito veneto, nel riconquistarlo, rinunciò ad occupare l’Ampezzo per dirigersi verso il Friuli.
Sotto l’impero asburgico prima e quello austro-ungarico poi (1511-1918) poi, il comune faceva parte del Tirolo. Con la semplice denominazione di Ampezzo del Cadore, il Comune fece parte ancora della provincia di Trento (all’epoca anche l’Alto Adige) fino al 1923, quando vi fu l’aggregazione del territorio alla provincia di Belluno.
Situata al centro della Conca d’Ampezzo, nell’alta Valle del Boite che fu il bacino terminale di un antico ghiacciaio quaternario, è posizionata tra il Cadore (a sud) e la Val Pusteria (a nord), la Val d’Ansiei (a est) e l’alto Agordino (a ovest).
Le Tofane sono forse il massiccio più maestoso tra tutte le montagne che si affacciano sulla conca ampezzana. Si estende sul versante occidentale della valle, tra il Passo Falzarego e la Val di Fanes, in direzione nord-sud, e conta tre vette principali, tutte con quota superiore ai 3.000 metri:
- la Tofana di Rozes (o di Roces), 3.225 m s.l.m., la più meridionale;
- la Tofana di Mezzo (o Seconda), 3.244 m s.l.m., la più elevata;
- la Tofana di Dentro (de Inze o Terza), 3.238 m s.l.m., la più settentrionale, collegata alla precedente da una cresta.
La Seconda e la Terza ospitavano un tempo piccoli ghiacciai, facenti parte del bacino del Piave; oggi tuttavia sono quasi completamente scomparsi, a causa del riscaldamento generale del clima alpino e della minore portata delle nevicate invernali.
PROGRAMMA
Percorsi escursionistici con estensioni alpinistiche
Gruppo A escursionismo-Gruppo B alpinismo
27 agosto 1° Giorno: Gruppo Lagazuoi
- Ore 05,00: Partenza da Novara;
- Ore 11,30 Arrivo al Passo Falzarego m. 2105 slm (km. 460-h 6,00).
Gruppo A (equipaggiamento da montagna con scarponcini obbligatori, consigliato caschetto+frontale o torcia per l’attraversamento della galleria del Piccolo Lagazuoi).
Con funivia si sale al Lagazuoi (m. 2750 slm). Inizio escursione con salita sulla Cima del Piccolo Lagazuoi (m. 2778-andata /ritorno h. 0.40) per godere di un panorama mozzafiato. Ritornati al Lagazuoi si procede sul sentiero 20 sino ad incrociare il sentiero 208 che ci condurrà al Bivacco Chiesa (m. 2652-h 1,40). Si prosegue con uno splendido panorama per la Fortezza Grande e successivamente per la Fortezza Gasser Depot (m. 2633). Si prosegue lungo un canalone sino alla forcella Travenzanes (m. 2507-h 0,45) per giungere successivamente con il sentiero 401 alla galleria del Piccolo Lagazuoi che sfocia all’altezza della cengia Martini (m. 2400). Da qui ha inizio la discesa al Passo Falzarego dove ritroveremo il bus per il rientro in albergo.
Tempo totale h 5,40 – Dislivello m. 230 in salita, m. 890 in discesa
Difficoltà E (con prudenza nell’attraversamento della galleria non illuminata).
Gruppo B (Equipaggiamento obbligatorio: set da ferrata omologato con ramponi, dissipatore, imbraco, casco, piccozza).
Da Cortina d’A. si sale verso il Passo Falzarego. Poco prima del passo in corrispondenza del parcheggio del Rif. Col Gallina (m. 2050) si imbocca un sentiero che sale rapidamente nel bosco in direzione Col del Bos sino ad una strada militare che conduce sotto le pareti rocciose delle Torri del Falzarego. Da qui si prosegue lungo la strada militare sino a giungere, sulla dx, ai ruderi di molteplici postazioni risalenti alla grande guerra. Di fronte si vede ergersi l’imponente parete del Col dei Bos. In corrispondenza di un muretto di pietra (bollino rosso) parte un sentiero che in breve tempo porta all’attacco della ferrata (circa minuti 30 dal Rif. Col Gallina). Prestare attenzione a non prendere l’evidente traccia di sentiero posta più a sx che costituisce invece la via di discesa.
Rientro dal termine ferrata dove un’evidente traccia conduce ad una forcella dalla quale un sentiero scende lungo il canalone posto tra il Col dei Bos e le Torri del Falzarego. Rapidamente si ritorna ai ruderi militari posti in corrispondenza dell’attacco ferrata. Rientro per lo stesso percorso dell’andata.
Tempo totale h 4,15 Dislivello m. 450 Ferrata m. 300.
Difficoltà ferrata Difficile tratta iniziale (m. 30) poi moderatamente difficile.
- Ore 19,30 Cena in albergo per entrambi i gruppi.
28 agosto 2° Giorno: Tofana di Mezzo
- Ore 7,30 Colazione;
- Ore 8,00 Gruppo A-(equipaggiamento da montagna con scarponcini obbligatori).
Da Cortina con la funivia Freccia del Cielo si sale, con tre tratte, alla Cima Tofana di Mezzo (m 3244-1^ tratta Col Druscie m. 1778, 2^ tratta Ra Valles m. 2475, 3^ tratta Cima Tofana m. 3244). Dalla Cima con un facile sentiero si giunge alla Croce da dove si può godere di uno spettacolo impagabile ed indimenticabile. Risaliti sulla funivia si scende alla stazione sottostante per percorrere il sentiero panoramico Ra Zestes. Con il n. 407, proprio sotto all’imponente parete rocciosa della Tofana di Mezzo si raggiunge la forcella Ra Valles (m. 2300). Da qui un un sentiero leggermente più impegnativo sale sulla Cima Ra Zestas (m 2420). Si scende dolcemente con percorso molto panoramico fino a quota m. 2200. Si prosegue su sentiero ghiaioso sino a raggiungere il bosco ed il sentiero n. 409 con il quale si superano le Crepe di Cianderon a m. 1753. Proseguendo una serie di tornanti ci porteranno al segnavia n. 410 e successivamente al n. 411 per giungere all’arrivo del primo tronco della funivia con la quale scenderemo a Cortina per il rientro.
Tempo da Cortina alla cima Tofana in funivia tre tratte h 1,00/1,10
Salita e discesa Cima Tofana di Mezzo h 0,45
Discesa alla stazione seconda tratta Ra Valles in funivia h 0,30
Discesa su sentiero alla prima stazione intermedia h 2,30/3,00
Dislivello in salita m. 150, in discesa m. 700
Gruppo B (Equipaggiamento obbligatorio: set da ferrata omologato con ramponi, dissipatore, imbraco, casco, piccozza).
Salita con gruppo A in funivia sino alla Tofana di Mezzo da dove, poco sotto la cima, si seguono le indicazioni per la ferrata Formenton. Imboccato il sentiero si scende rapidamente con l’ausilio delle corde fisse alla Sella posta tra la Tofana di Mezzo e la vicina Tofana di Dentroe/o Tofana III. Si risale quindi per facili cenge e rocce gradinate della cresta meridionale della tofana III per circa h 1,30. Dalla vetta si scende seguendo le indicazioni per la non difficile cresta Nord, probabili tratte ghiacciate. Il percorso conduce alla parte inferiore del Bivacco Baracca degli Alpini e prosegue per la Sella Formenton e successivamente per roccette e ghiaie al sentiero 407 che riporta alla stazione della funivia Ra Valles. Da qui si può scendere in funivia ovvero con il sentiero 407 al Ristoro Pietofana e poi con sentiero n. 410 e 411 alla stazione della funivia per il rientro a Cortina.
Variante possibile: dalla Sella Formenton per la cresta alla cima Formenton (h 1)
Tempo: Ferrata h 1/1,30 – Tempo complessivo 4,30/4,45 – con salita Cima Formenton + h 1
- Ore 19,30 Cena in albergo per entrambi i gruppi.
29 agosto 3° Giorno: Misurina-Rifugio Fonda Savio
- Ore 7,30 Colazione;
- Ore 8,00 Gruppo A-
Dall’albergo in bus per il Lago Misurina (m. 1752) con sosta al parcheggio della funivia Col de Varde. Dalla funivia con sentiero 115 si arriva al Pian dei Spiriti (m. 1896). Si prosegue seguendo le indicazioni per il Rifugio Fonda Savio (m 2367). Il sentiero sale con alcuni tornanti e superato un pronunciato scoscendimento giunge al Vallone Tocci. Si prosegue per ghiaioni e nell’ultima tratta per una facile balza si giunge al Rifugio Savio.
Rientro lungo il sentiero dell’andata.
Tempo complessivo ore 2/2,30-Dislivello m. 510
Gruppo B (Equipaggiamento obbligatorio: set da ferrata omologato con ramponi, dissipatore, imbraco, casco, piccozza).
Si sale con la funivia a Col Varda (m 2106) da dove in una decina di minuti si giunge ad una delle più belleterrzze delle Dolomiti. Dal rifugio lungo il sentiero attrezzato Bonacossa in due ore si arriva al rifugio Fonda Savio da dove molte indicazioni conducono alla ferrata Merlone. Si sale alla Cima Cadin Nord Est (m. 2778). Dal rifugio all’attacco della ferrata h 0,30-ferrata h 1,20. Ritorno per la via di salita.
Attenzione: Ferrata esposta, ardita, facilitata da un susseguirsi di scalette (n. 300 gradini), uscita per sfasciumi a 80 m. dalla vetta.
Tempo intero percorso dalla dalla stazione della funivia Col di Varda h 6/6,30
Dislivello m 780 in salita e m 1032 in discesa
Difficoltà Difficile-
- Ore 19,30 cena in albergo per entrambi i gruppi.
30 agosto 4° Giorno: ore 7,30 Colazione;
Ore 8,00 Passo Tre Croci e rientro a Novara;
Dal passo Tre Croci con il sentiero 215 si procede lungo il sentiero n. 215 in direzione del Rifugio Vandelli e dello splendido lago Sorapiss. Itinerario breve ma ricco di interessanti contenuti per il valore paesaggistico dei boschi attraversati, delle splendida cengia attraversata con l’ausilio di una fune corrimano, di scale metalliche protette.
Tempo di percorrenza h 2,30 Dislivello m. 200
A h 0,10 dal rifugio Vandelli e con un dislivello di m. 5 si può giungere allo splendido lago Sorapiss, caratterizzato dall’intenso colore turchese delle acque dalla singolare forma a ferro di cavallo. Ritorno per sentiero di andata.
- Ore 15,30 Partenza per Novara.