PARTENZA ORE 7 P.le Valentino

Partenza:                                                    Pian dei Resinelli    m.       1280

Destinazione:                                            Rifugio Rosalba      m.       1730

Tempo complessivo:                               h. 5,30

Dislivello:                                                   m. 550

Difficoltà:                                                    E

Equipaggiamento:                                   Trekking

 

Il Rifugio è posto in posizione molto panoramica su un dosso naturale alla base della famosa Cresta Segantini. Sorge a 1730 m sulla cresta occidentale della Grigna meridionale, presso il colle del Pertusio. Il nuovo rifugio, aperto dal 1955 in sostituzione della primitiva capanna Rosalba, donata al CAI da Davide Valsecchi è di proprietà della sezione di Milano del CAI. È aperto tutto l’anno nei giorni festivi e, continuativamente, nel mese d’agosto con servizio di ristorante. Panorama splendido sulle Grigne, sul Lario e sulla Brianza.

Percorso

Piani Resinelli – Le Foppe – rifugio Rosalba Caratteristiche: lunga salita su carrozzabile e sentiero, con alcuni tratti da superare su roccette. L’ambiente prevalentemente boscoso e prativo, offre anche squarci suggestivi tra torrioni e pinnacoli rocciosi dalle forme ardite Difficoltà: poco impegnativo Tempo totale: ore 2.35 Dislivello: 537 m dalla pensione Alippi al rifugio Rosalba. Segnaletica: freccia metallica n. 9 in campo blu, della sezione di Lecco del CAI, lungo tutto il percorso. Interesse: panoramico e geomorfologico Dalla piazza della Chiesa dei Piani Resinelli (1280 m) si prende la via Carlanta sul lato destro della chiesa del Sacro Cuore, che, in leggera salita, lascia in alto a destra l’albergo la Baita e prosegue abbastanza ampia, in discesa, tra le ville (freccia per il campeggio Grignetta). Piegando prima a sinistra, poi a destra (a sinistra via Don Onorio), poi ancora a sinistra, si raggiunge la fresca e abbondante fonte Carlanta. Da qui la via prende il nome di via del Ram; a sinistra si scorge l’albergo Alveare Alpino, preceduto dai campi da tennis e da bocce, e poco sotto il Centro ricerche e studi sindacali. Si lasciano a destra diverse vie più strette (via dei Roccoli, via privata alle Quaglie, via privata alle Betulle) e, più avanti, via alpe Montebello (ore 0.15); con alcune svolte si scende nei pressi della baita della Trota e del campeggio La Grignetta, con bella veduta sulla cresta Segantini e sulla Grigna meridionale. Si continua sempre tra ville e condomini sino al bivio che precede la pensione Alippi (1183 m, ore 0.20; 0.35), si svolta a destra, lasciando a sinistra la via Prà Mulin e diritto la via per Lemaggio, e si segue la via alle Foppe, stretta strada in terra battuta che fiancheggia un piccolo campeggio privato. All’ombra di alcune piante, la strada contorna una bella conca erbosa, lascia a destra una modesta sorgente che sgorga tra alcuni casolari e, ora più stretta, ma sempre ben ombreggiata (numerose piazzuole-parcheggio), procede fino a un bivio: a sinistra la carreggiabile termina in un gruppo di ville, sul bordo della conca prativa; a destra continua sempre nel bosco, attraversa le Foppe, in falsopiano, e perviene a un altro bivio (ore 0.15; 0.55). Qui si trascura la carrareccia che porta alla stazione inferiore della teleferica di servizio del rifugio e si segue il sentiero di destra (freccia dipinta in rosso e segnavia rossi e gialli) che supera un dosso boscoso e scende ripido sul versante opposto, in direzione di una frana. Si esce dal bosco e la si supera sul fondo della vai S’cepina (bella vista su guglie e pinnacoli rocciosi della cresta Segantini). Al di là il sentiero sale a svolte guadagnando un costolone erboso (il panorama si allarga sul lago e sui Corni di Canzo e, a destra, sui torrioni Cecilia, Costanza, Casati e Palma). Ci si dirige verso il canalone di vai di Tesa (o canalone del Diavolo) attraversando in piano una ripida costa erbosa e, oltrepassata la profonda incisione del fondovalle, si risale la breve paretina successiva (circa 2 metri), attrezzata con fune metallica, per proseguire poi in piano. Si continua salendo su gradini rocciosi, si lasciano alcune tracce a destra che portano all’attacco delle torri sovrastanti e si supera un altro valloncello, procedendo a mezza costa, tra la vegetazione, sino al poggio panoramico di Goeus (nei mesi di giugno-luglio fioritura di orchidee). Si giunge poi sul bordo di un impressionante canalone, quello del vallone di Pertusio, tributario della vai Monastero, se ne tocca il fondo e, per facili roccette, si raggiunge un bivio (freccia in minio con la scritta «Ros» a destra), si prosegue diritto arrivando, pochi metri più avanti, a un secondo bivio (ore 0.30; 1.25) ove è posto un cartello giallo che indica la località di provenienza dell’itinerario («Resinelli» – segnavia n. 8) e la meta del ramo di sinistra (per Mandello, segnavia n. 12). Si imbocca invece il ramo di destra per il rifugio Rosalba e si sale con numerose svolte, su ripidi gradoni di roccia, superando una selletta. Attraversata una macchia di cespugli, passando sotto una torre rocciosa alta circa 30 m, si prosegue tra alti pinnacoli, in un ambiente suggestivo. Con tratti alterni, in piano e in ripida salita, si raggiunge una sella erbosa, ai piedi di uno spuntone di roccia, oltre la quale la pendenza è più moderata. Lasciate a destra alcune tracce (ore 0.25; 1.50) si riprende a salire ripidamente lungo una dorsale arrivando ai piedi di caratteristici «gendarmi» in dolomia, (bollo giallo in vernice) ove il sentiero continua a svolte con qualche saltino di roccia o su tracciato ghiaioso. Dopo alcuni tornanti incassati nel terreno, attraversati da scorciatoie, si sale infine alla piazzuola degli elicotteri del Soccorso Alpino, adiacente al rifugio Rosalba (1720 m, ore 0.45; 2.35).