PARTENZA ORE 7 P.le Valentino
Partenza: Orta S.G. Villa Crespi m. 320
Destinazione: Omegna m. 294
Tempo complessivo: h. 4,00
Dislivello: m. 390 in saliscendi
Difficoltà: E
Equipaggiamento: Trekking
Questo itinerario fa parte del tracciato denominato Anello Azzurro, all’interno del progetto Girolago. Il tracciato è segnalato con paline e segnavia.
Percorso
Dalla stazione ferroviaria di Orta – Miasino imbocchiamo la via Vecchia Stazione per proseguire a sinistra in direzione di Miasino:
La strada sale rapidamente e dopo alcune curve diventa un sentiero che attraverso alcuni strappi ci porterà in breve a congiungerci con la strada asfaltata che sale a Miasino. Alla fine della sterrata, in prossimità del cancello di una villa, giriamo a sinistra e raggiungiamo Villa Nigra svoltando a sinistra in via Solaroli. Costeggiamo il muro di recinzione della villa e svoltiamo di nuovo a sinistra in via Borsattino passando sotto un voltone.
Proseguiamo prima su asfalto e poi in discesa su sterrato fino a raggiungere sulla nostra destra una scalinata che scende nel bosco. Scendiamo da questa scalinata e risaliamo nei pressi del Circolo di Carcegna in via alle Scuole. Passiamo a fianco della chiesa parrocchiale di S. Pietro e ci dirigiamo lungo via Roma seguendo successivamente la strada in salita che ci conduce alle ultime case di Carcegna.
Proseguiamo superando Cascina Vergiate sulla nostra destra e poi scendiamo lungo alcuni tornanti su sterrato raggiungendo in breve la linea ferroviaria Novara – Domodossola. Costeggiamo la ferrovia e raggiungiamo l’area picnic “Paganetto” di Pettenasco. Svoltiamo a sinistra e superiamo il ponte: in prossimità del viadotto della ferrovia svoltiamo a destra in salita lungo la ripida via Prea Grossa: dopo una parte di sentiero acciottolato, la strada ritorna ad essere asfaltata ma sempre molto ripida.
Proseguiamo fino a sbucare in prossimità dell’oratorio della Madonna della Neve in località Pratolungo.
Svoltiamo ora a sinistra seguendo via dei Castagni, allo stop a sinistra e poi subito a destra, dopo l’Osteria Madonna della Neve, salendo lungo via Regione Barro. Risaliamo in direzione del Monte Crabbia: al bivio teniamo la sinistra e passiamo a fianco alla vasca dell’acquedotto.
Proseguiamo nel bosco scendendo poi a sinistra verso l’abitato di Crabbia in via ai Monti: svoltiamo a destra in via per Omegna e proseguiamo su sterrato e successivamente nel bosco. Il sentiero corre a mezzacosta sopra la ferrovia Novara-Domodossola: sulla nostra sinistra possiamo ammirare il paesaggio del lago d’Orta.
Superiamo numerosi ruscelli e seguiamo nel bosco i contrassegni dell’anello azzurro fino a raggiungere, dopo una breve discesa, l’abitato di Borca e la chiesa di San Gottardo. Teniamo la sinistra, passiamo sotto un voltone e proseguiamo lungo via Borca fino allo stop. Qui attraversiamo la strada e camminiamo in leggera salita passando sotto il viadotto e proseguendo fino a quando sulla nostra sinistra vedremo la stazione di Omegna.
Orta San Giulio e i draghi
La tradizione vuole che nel IV secolo, San Giulio decise di costruire una chiesa sulla piccola isola posta al centro del lago. Ma tale isola era infestata da draghi e serpi e Giulio non trovò un barcaiolo disposto a traghettarlo.
Decise allora di stendere il suo mantello sull’acqua e così navigando raggiunse l’isola dove scacciò gli esseri orribili. Oggi il corpo di San Giulio riposa nell’urna risalente al 1698, posta all’interno di una cripta sottostante all’altare maggiore della basilica.