DOMENICA 12 SETTEMBRE 2021

ALTO VERBANO

(Premeno, Pian Nava, Esio, Manegra, Pollino)

PARTENZA ORE 8,00 P.le Valentino

Partenza:                     Premeno (Piazza della stazione)           m.        800

Destinazione:               Pollino di Premeno                    (m.s.l. 750)

Tempo totale:             h. 4,30

Dislivello:                    m. 408 +/- in saliscendi

Lunghezza percorso     km. 12,60 +/-

Altitudine max                  m.     955

Altitudine min.                    m.        685

Difficoltà:                   E

Equipaggiamento:        Trekking

 L’escursione verrà effettuata in sicurezza rispettando i protocolli anticovid in vigore atti a limitare la diffusione del contagio, compreso il numero limitato dei partecipanti e  l’utilizzo del mezzo proprio.

Chi intende partecipare all’escursione deve:

1 – prendere visione dei: Protocolli emessi dal CAI centrale per la partecipazione alle attività escursionistiche e cicloescursionistiche.
2 – effettuare entro giovedì 9 settembre la preiscrizione telefonando al numero 347-4770241

4 – compilare e rendere firmato, al momento della partenza, il Modello di Autodichiarazione ( da scaricare dal sito CAI.IT, info Covid).

I partecipanti si impegnano a rispettare le norme di igiene, di distanziamento e di tutto quanto necessario inerente all’utilizzo di Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) -mascherina, gel igienizzante – secondo quanto disposto dalle Autorità competenti al fine di limitare la diffusione del contagio virale e a rispettare scrupolosamente le indicazioni e le direttive impartite dagli accompagnatori.

Descrizione del sito

Appuntamento che costituisce l’ideale completamento dell’itinerario già percorso nel mese di maggio 2021.

Il lago e la montagna, il blu delle acque e il verde dei boschi, una vela spinta dal vento e un alpinista che arranca su un sentiero. In queste immagini è l’essenza dell’Alto Verbano, una terra ricca di natura e di cultura che ha ancora molto da dare agli uomini di oggi. Perché conserva un’enorme riserva di bellezza.

Vediamoli i due aspetti di questo angolo di natura felice.

Il lago è il Lago Maggiore. L’Eden d’Italia per l’inglese John Ruskin. E Stendhal invitava a “vendere la camicia” per visitare quattro luoghi della bell’Italia: fra questi il Lago Maggiore (gli altri erano il Vesuvio, il Vaticano e la chiesa di S. Croce a Firenze). Sono giudizi di intenditori.

La montagna è quella prealpina: ripidi versanti coperti da boschi misti di latifoglie. Nel verde dei boschi, i paesi. Minuscoli villaggi che, come oasi di serenità, conservano ancora una schietta impronta rurale. Una montagna trasformata: per secoli ha sfamato i montanari verbanesi e oggi fornisce svago e tranquillità.

Una montagna ricreativa. Annota Pierangelo Frigerio nel “Gran Libro del Lago Maggiore”: E’ radicalmente mutato il paesaggio agreste. Sono scomparsi gli stentati campicelli di segale e di legumi, i frutteti, le grandi estensioni di vigna, i piccoli uliveti che pur son ricordati dalle storie. I castagni, insidiati dalla malattia e non più accortamente innestati, si van degradando; ma tuttora la gemmante fioritura di giugno disegna sui fianchi della montagna la mappa d’una secolare fatica.

In questa mappa c’è tutta la “cultura minore” di un’antica civiltà rurale montana: i campi terrazzati, il forno frazionale per la cottura del pane, i giganteschi torchi da uva, il sapiente uso della pietra per costruire tetti e muri. Un mondo da riscoprire per vivere meglio.

Non solo la storia e la natura, anche l’arte e la fede. Lo splendore antico delle chiese e degli oratori, arricchiti dal talento e dalla nostalgia degli emigranti, e le povere cappellette agresti che raccontano una devozione popolare semplice e forte.

L’Alto Verbano è una terra tutta da scoprire. E da vivere: nelle infinite possibilità sportive (dalla vela al surf, dalle camminate allo sci, ai circuiti in bicicletta) e nelle suggestioni culturali che arricchiscono un soggiorno sereno.

Questo è l’Alto Verbano. Scopriamolo insieme camminando al ritmo della natura.

Itinerario del giorno

Partenza e arrivo dalla Piazza Stazione a Premeno.

Attraversata l’ex scalo ferroviario di Premeno, in leggera salita raggiungiamo l’antico Oratorio dedicato a San Salvatore (sec. XII), appartenente alla Parrocchia di Santa Margherita di cui per oltre quaranta anni è stato parroco don Carlo Quaglia di Cerano. Antica chiesa ancora molto utilizzata in particolare per matrimoni e battesimi. Dal sagrato e dal piazzale antistante si offre al visitatore un panorama straordinario sul golfo Borromeo con le tre isole, sul prospiciente Mottarone e sullo sfondo ìl sul Monte Rosa. Da qui ha inizio una dolce discesa verso Pian Nava (Comune di Bèe) con la splendida chiesa dedicata alla Madonna della Neve. Proseguendo, sempre in leggera discesa giungiamo a Esio, l’insediamento più antico della zona e di origine celtica. Visitato l’antico borgo con la Chiesa dedicata a S. Andrea riprendiamo l’itinerario, ora in leggera salita, che lungo i boschi percorsi dai gruppi partigiani locali, in circa un’ora ci condurrà a Manegra, snodo naturale tra la Valle Intrasca, il Lago Maggiore prospiciente Cannero e Oggebbio e l’Alto Verbano con la sommità di Pian Cavallo e la cima apicale del Monte Zeda. Continuando sempre in leggera salita nella prima parte e in dolce falsopiano successivamente giungeremo alla località “Sasso di Mezzo”, splendido punto panoramico che ci consentirà di spaziare con l’occhio dall’alto Lago a nord sino alla foce nel Fiume Ticino a Sesto Calende. Il rientro a Premeno avverrà attraversando la località Pian di Sole, famosa per le sue piste da sci che nella stagione invernale sono state per lungo tempo luoghi di allenamento della squadra nazionale di slalom speciale.

Mappa del percorso con profilo altimetrico.