Cari amici.
Abbiamo il piacere di comunicare che siamo riusciti a concludere le procedure di recupero dall’Alitalia del saldo di quanto versato per il trekking “Lungo i sentieri della costiera amalfitana” programmato nel 2020. Nei prossimi giorni inizieremo a provvedere al rimborso della seconda rata che coprirà quasi integralmente quanto ciascuno aveva corrisposto, fatto salvo un minimo importo conseguente alle spese vive sostenute.
Questa è la prima buona notizia, la seconda è che proviamo a ripartire anche noi, da domenica 16 maggio prossimo.
Proponiamo per l’apertura della stagione un itinerario prossimo ma di straordinario interesse escursionistico che da tempo non percorriamo, facilmente raggiungibile in auto per rispettare le cautele ancora in vigore.
Ci riferiamo al circuito del Monte Orfano la cui descrizione troverete nella nota allegata.
Seguiremo tutte le procedure cautelative che le norme impongono: la prenotazione preventiva, la misurazione della temperatura, il distanziamento di m. 1 nelle soste e di m. 2 lungo il percorso, gel, mascherina, ecc.
Il ritrovo è fissato per le ore 9,30 di domenica 16 p.v. a Mergozzo in Piazza Cavour detta anche Piazza dell’Olmo vecchio.
Per la prenotazione telefonare a Rita: 3474770241.
DOMENICA 16 MAGGIO VERBANO
Monte Orfano_Mergozzo
(Giro ad anello)
Partenza: Mergozzo (m.s.l. 196)
Destinazione: Montorfano vetta (m.s.l. 794)
Tempo totale: h. 4,00
Dislivello: m. +598/-598
Difficoltà: E
Equipaggiamento: Trekking-Dispositivi protezione individuale COVID 19.
Descrizione del sito
Percorso ad anello sul solitario monte tra l’Ossola, il Cusio e il Verbano, punto strategico di controllo delle valli.
Il piccolo villaggio di Montorfano è situato tra i boschi sul monte che domina il lago di Mergozzo. Il granito bianco locale è celebre: con questo materiale vennero realizzate nel 1506 le colonne del porticato del Lazzaretto di Milano e nel 1830 le colonne di San Paolo fuori le Mura a Roma.
La chiesa di San Giovanni Battista (XII secolo), in blocchi di granito con copertura a beole, ha pianta a croce latina, con tiburio ottagonale ornato da archetti pensili. Nella chiesa è presente una pala di altare, opera di Luigi Reali, pittore fiorentino del XVII secolo operante nella zona, che raffigura la Madonna del Carmine tra i SS. Giovanni Evangelista e Rocco. Scavi archeologici, condotti sotto il controllo della Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte, hanno messo in luce interessanti strutture precedenti all’edificio attuale. Nell’area si sono succedute tre fasi: una paleocristiana, una carolingia e l’attuale di età romanica. All’interno della chiesa si possono ammirare i resti del fonte battesimale paleocristiano, mentre di fianco all’esterno troviamo i resti della basilica a tre absidi di età altomedievale.
Nel giugno 1889, a fronte del rifiuto del prevosto di Mergozzo di salire al villaggio per celebrare la festa di San Giovanni, patrono degli scalpellini, gli abitanti si rivolsero al pastore della chiesa evangelica di Intra. In seguito a questi fatti, venne costruita una chiesa protestante, in stile neoromanico, attualmente utilizzata come Centro Comunitario.
La complessa linea difensiva costruita a poca distanza dalla frontiera svizzera durante la Prima guerra mondiale è ormai conosciuta come “Linea Cadorna”, quasi per ricordare nella sua denominazione il generale Luigi Cadorna di Pallanza, allora Capo di Stato Maggiore dell’Esercito che ne fu il promotore. Ufficialmente nessuno chiamò però mai questa imponente struttura difensiva “Linea Cadorna”, denominazione recente ma molto significativa per indicare quella che nella terminologia burocratico-militare, almeno dopo il gennaio 1917, venne definita come “Occupazione Avanzata Frontiera Nord“.
Itinerario del giorno
Salita e discesa su strade e mulattiere militari inserite nella famosa “Linea difensiva Cadorna” e degli scalpellini delle cave di granito bianco che crivellavano questa montagna granitica. Il percorso presenta alcune asperità che comunque non rappresentano difficoltà particolari.
La partenza è prevista dall’abitato di Mergozzo (P.zza Cavour o del Vecchio Olmo). Il percorso nella prima parte e sino all’abitato di Montorfano ricalca il “sentiero azzurro”, in gradevole salita e sempre prospiciente il lago. L’abitato di Montorfano distante circa km. 3 dalla partenza può costituire, con il suo splendido belvedere, un punto di arrivo intermedio per coloro che non intendessero proseguire sino alla vetta. In questo caso la distanza complessiva, andata e ritorno, è di circa km. 6,5. Proseguendo lungo l’itinerario per la vetta, la salita si acuisce ma assicura sempre splendidi scorci sul golfo Borromeo e sulla piana di Gravellona. Giunti in vetta la vista spazia a 360°, dall’Ossola con tutta la corona delle creste della Val Grande e le cave di Candoglia dalle quali si estrae il marmo storicamente utilizzato per il Duomo di Milano, all’intera estensione del Lago Maggiore, sino alla pianura padana, al Monviso, al Rosa e a tanto altro. La discesa si sviluppa lungo il versante nord e consente di attraversare alcuni significativi insediamenti militari appartenenti alla linea difensiva “Cadorna”.
Rientro direttamente nell’abitato capoluogo di Mergozzo.
RITROVO A MERGOZZO, PIAZZA CAVOUR ORE 9,30
