PARTENZA da Novara ore 7-Via Alcarotti P.le Valentino

 

Partenza:                   Arona Colosso di San Carlo               m.        200

Arrivo                         Orta San Giulio Legro                        m.        290

Quota max                                                                                m.        450

Lunghezza                                                                                km.      17,600

Dislivello escursione:                                                          m.        350 in saliscendi

Tempo complessivo:                                                            h. 5,00

Difficoltà:                                                                                E

Equipaggiamento:                                                               Trekking

 

San Carlo nel nord Piemonte

San Carlo attraversò il nord Piemonte più volte lungo i suoi pellegrinaggi e i suoi viaggi. Ci sono alcuni luoghi che portano le tracce del suo passaggio e di cui abbiamo descrizioni dai suoi carteggi.

Nel 1571, 1578 e 1584 visitò il Sacro Monte di Varallo supervisionandone la costruzione e fermandosi per riposare durante i suoi numerosi viaggi tra Milano e Torino per visitare la Sindone.

 

Le tappe

  1. Tappa: Arona (colosso di San Carlo) – Orta. Unisce il Lago Maggiore con il Lago d’Orta con un piacevole percorso tra i paesi del basso Vergante e l’attraversamento della valle Vevera e della valle Agogna. Verso il Cusio si trovano i percorsi devozionali che salgono al Monte Mesma, sede dell’omonimo convento e della chiesa del Seicento.
  2. Tappa: Orta – Varallo. La tappa ripercorre i passi della Peregrinatio, storico cammino devozionale tra i due Sacri Monti, sulle antiche vie di comunicazione tra Valsesia e Cusio.
  3. Tappa: Varallo – Guardabosone. Il percorso attraversa la parte centrale della Valsesia, tra Varallo e Borgosesia, e tocca siti di interesse religioso e artistico come la Madonna di Loreto di Varallo e S. Giovanni al Monte di Quarona.
  4. Tappa: Guardabosone – Coggiola. Tappa che si svolge tutta in Valsessera in un continuo alternarsi di borghi, boschi, e valli silenziose.
  5. Tappa: Coggiola – Brughiera di Trivero. Scenari industriali e verdi paesaggi si alternano in questo tratto che collega tre Santuari: Cavallero, Novareia e Brughiera. In questa tappa si arriva a lambire le propaggini dell’Oasi Zegna, caratterizzata in questo versante dalla conca dei rododendri.
  6. Tappa: Brughiera di Trivero – Pettinengo. Si percorre la testata della Valle Strona incontrando borgate, paesi, cascine e morbidi paesaggi.
  7. Tappa: Pettinengo – S. Giovanni d’Andorno. Si abbandona la Valle Strona e si entra nella Valle Cervo per concludere il percorso al Santuario Ospizio di San Giovanni d’Andorno.
  8. Tappa: S. Giovanni d’Andorno – Santuario di Oropa. Il percorso riprende un tratto del tracciolino, strada ideata da Ermenegildo Zegna e mai realizzata, che collega il Santuario di S. Giovanni con il maggior Santuario mariano delle Alpi.
  9. Tappa: Santuario d’Oropa – Sordevolo. Si passa dalla Valle Oropa alla Valle Elvo, entrando nel Parco Burcina e raggiungendo il paese di Sordevolo, sede della rappresentazione di teatro popolare della Passione di Cristo.
  10. Tappa: Sordevolo – Santuario di Graglia. In questo tratto si incontrano due cellule dell’Ecomuseo del Biellese (Trappa di Sordevolo e Borgata Bagneri), per poi raggiungere il Santuario di Graglia.
  11. Tappa: Graglia – Chiaverano. Il percorso entra per un breve tratto nel Canavese, superando la Serra d’Ivrea verso Chiaverano e S. Stefano di Sessano.
  12. Tappa: Chiaverano – Viverone. Tappa di congiungimento tra il Cammino di San Carlo e la via Francigena che tocca il paese di Magnano con il suo ricetto, la chiesa di S. Secondo e il monastero di Bose.

 

Descrizione della tappa 1

Un itinerario dello Spirito che congiunge due splendidi luoghi sacri del Piemonte, in un contesto ambientale unico

Si parte dal colosso di San Carlo ad Arona. Si prosegue verso i laghi di San Carlo e si raggiunge la Chiesetta di Sant’Eufemia. Superata Sant’Eufemia ci immergeremo nuovamente nel bosco per sottopassare l’ardito viadotto autostradale. A breve distanza raggiungeremo Invorio, la sua splendida Parrocchiale e, dopo averlo attraversato in tutta la sua estensione, proseguiremo verso ovest in direzione della vasta depressione del Torrente Agogna. In questa tratta avremo modo di scorgere un’antica fattoria, oggi divenuta famoso maneggio e, appena più avanti, i resti di un opificio del 19° secolo posto proprio sulle sponde del Torrente Agogna, di cui sfruttava le acque per produrre l’energia necessaria alle lavorazioni.

Seguiremo il corso del torrente, con un percorso immerso nel bosco, tra i mille colori dell’autunno. Lambiremo in successione il Monte Barro, la riserva speciale del Monte Mesma e giungeremo infine a Legro di Orta San Giulio.