PARTENZA da Novara ore 7-P.le Valentino
Regione: Piemonte (Biella)
Partenza: Sordevolo m. 700
Destinazione: Santuario di Graglia
Tempo complessivo: h. 4,00
Dislivello in salita: m. 490
Difficoltà: T/E
Equipaggiamento: Trekking
Descrizione
È la fine di ottobre del 1584.
Il cardinale Carlo Borromeo è al Sacro Monte di Varallo, da un paio di settimane. Vuole seguire personalmente i lavori di costruzione della Nuova Gerusalemme, dando consigli teologici e anche aiuti sostanziali. Si ferma più volte al giorno nelle cappelle che preferisce: quella di Gesù nell’Orto degli ulivi e quella di Cristo nel Sepolcro. Sta male, ha contratto una forte forma di febbre terzana. È la malattia malarica che lo porterà alla morte, a soli 46 anni. Nonostante la febbre, il 29 ottobre scende a piedi a Varallo e si reca a cavallo ad Arona. Da lì in battello per Ascona, per firmare un documento e poi torna a Milano, dove muore nella notte tra il 3 e il 4 novembre.
Le antiche strade che da Arona portavano a Torino, attraverso il Cusio, la Valsesia e il Biellese sono con tutta probabilità le vie percorse più volte dal Borromeo e l’interesse alla riscoperta di questo itinerario è dato dalla presenza pressoché continua di segnali del suo passaggio, segnali rappresentati da affreschi murali, cappellette e chiese dedicate, altari e dipinti, ma anche da elementi non religiosi, come sorgenti, fontanelle e massi. Ed è importante notare come questi segni sorgano in gran numero solo in questa fascia prealpina, subito dopo il 1610, anno della elevazione agli altari di San Carlo. Siamo a soli 26 anni dalla morte, quando ancora il ricordo del suo passaggio doveva essere vivo, al punto di far nascere nuove chiese a lui dedicate e far dipingere innumerevoli immagini negli affreschi devozionali sulle case e nei piloni votivi.
Tutto questo è stato utile per tracciare l’itinerario in dodici tappe da Arona alla Via Francigena a Viverone
La tappa oggi in programma risulta tra le più interessanti del Cammino in argomento, attraversando siti importanti della Valle Elvo, il borgo alpino di Bagneri e il Santuario di Graglia con le complesse strutture correlate.
Percorso
Si parte dall’inizio di Sordevolo, vicino all’anfiteatro dove ogni 5 anni si svolge la rievocazione della “Passione di Cristo”. Risaliremo tutto il paese sino a raggiungere un bivio. La strada di sinistra ci condurrà alla loc. Prera e, successivamente, alla località Pian dell’Asino. Qui una bella mulattiera consentirà di raggiungere la Trappa, storico monastero costruito a 1.000 metri di quota. La denominazione deriva dalla permanenza per lungo tempo, nell’articolata gigantesca struttura, di una congregazione di monaci trappisti in fuga dalla Francia rivoluzionaria.
In pochi minuti si giungerà alla strada panoramica di Oropa che seguiremo per qualche Km, sino ad un pannello illustrativo che indica la direzione per il borgo di Bagneri che raggiungiamo non senza avere ammirato la “Madonna del Piumin”, importante luogo devozionale costruito da artigiani locali. A Bagneri insiste anche una bella chiesa che varrà la pena di visitare. Proseguiremo in discesa lungo un tracciolino che dopo due chilometri ci condurrà alla località San Carlo, con la sua antica e bella chiesa. Qui ha sede anche il “circolo del Pettirosso”, la tradizionale maschera di carnevale di Occhieppo Inferiore.
Da qui, con un ripido sentiero nel bosco (segni rossi) arriveremo alla nostra meta: il Santuario di Graglia, dedicato alla Madonna di Loreto.
Il Santuario, anch’esso da inquadrarsi nel vastissimo progetto di edificazione dei sacri monti che ha caratterizzato la fascia alpina e prealpina di Piemonte e Lombardia a cavallo tra i secoli 15° e 17°, è denominato “Novella Gerusalemme ovvero la Palestina del Piemonte”. In questa parte del Piemonte, il vercellese don Nicolao Velotti, nominato parroco di Graglia nel 1615, ideò l’intero complesso che prevedeva la realizzazione di un Sacro Monte, comprendente 100 cappelle, tra il paese di Graglia (m 600) ed il Colle San Carlo (m 1020). Si trattava anche in questo caso di un progetto missionario di evangelizzazione visiva, che avrebbe dovuto far conoscere e ricordare al pellegrino le principali veritá della Rivelazione Cristiana, attraverso la rappresentazione, tramite scene realizzate con gruppi statuari, degli episodi salienti della nostra Fede: dalla creazione, alle varie fasi della vita di Gesú, fino alla gloria di Dio e dei Beati in Cielo.