PARTENZA ORE 7 P.le Valentino

 

Partenza:              Learca                 m. 450

Destinazione:          Rifugio Piazza         m. 764                Monte San Martino   m. 1090

Tempo complessivo:           h.             5,30

Dislivello complessivo:        m.             314/640

Difficoltà:                    E

Equipaggiamento:             Trekking

 

Lasciata la base del Medale, si raggiunge la cappella della Madonna del Carmine (m 746), importante balcone sul basso Lario. Su percorso meno ripido e ben segnalato, si prosegue in direzione del rifugio Riccardo Piazza, accanto alla chiesetta di San Martino, spesso meta domenicale di ritrovi a sfondo culinario.

Il percorso, che da Lecco sale alla chiesetta di San Martino, è stato calcato da generazioni di pellegrini, viandanti e turisti fra cui personaggi celebri come l’Abate Antonio Stoppani che così scriveva: “Oh il piacere dei monti, non lo provate voi? Quante volte nella solitudine della mia stanza, sento il richiamo a’ miei monti, al S. Martino, alle Grigne, al Resegone, e parmi di essere portato a volo su quelle cime!”.

Itinerario

Si parte da Laorca, (m 450) e si sale su comodo tracciato verso la cappella di S. Martino. Nella prima parte della salita non è raro essere in compagnia dei rocciatori che si cimenteranno sulle diverse vie del mitico Corno di Medale, paradiso invernale e palestra dei “Ragni”, e dove anche il leggendario Cassin ha posto la sua autorevole firma.

Dalla piazza della chiesa dell’abitato di Laorca, si imbocca la via Settala che si dirige verso il cimitero, situato all’interno di un’amplissima cavità naturale ricca di concrezioni calcaree. Si continua per la via Crogno sotto il muro di recinzione del cimitero e al termine si prende una stradina gradinata che sale (a destra) alle grotte di Laorca (480 m) scavate nel fronte di un’antica frana cementata. Subito a destra si scorge la prima grotta, trasformata in cappella, mentre a sinistra si segue un sentiero che porta alle altre, di cui la seconda è la più grande, grotta di San Giovanni Battista (25 m di sviluppo e 5 m di dislivello) e la più ricca di concrezioni. A essa è legata un’antica leggenda per la quale dalle vaschette interne di raccolta veniva prelevata l’acqua di stillicidio per benedire le colture del baco da seta, un tempo assai diffuse nel Lecchese. Ripresa la via Crogno si sale, con ampia vista su Lecco e il lago di Garlate, proseguendo a mezzacosta su una mulattiera a fondo naturale. Superata a destra una casa tinteggiata in rosa, si sale più ripidamente sino a raggiungere un boschetto; dopo averlo attraversato, si ha un bel panorama sul Resegone, a sinistra, e sulla parete verticale del Corno di Medale, a destra. Con alcune svolte si giunge al rifugio Corno Medale (528 m), situato in bella posizione. La mulattiera sale con due brevi svolte a monte del rifugio in direzione della parete del Corno di Medale e giunge alla strada di servizio (chiusa al transito automobilistico) al vallo paramassi, costruito lungo tutta la base del Corno di Medale e del Monte San Martino. Non potendo più procedere in quota si scende lungo la strada e, a una svolta a sinistra, si prende un’altra carrozzabile di servizio che si stacca a destra. La si risale fino ad incontrare la mulattiera che perviene (a sinistra) da Rancio. Si segue allora la freccia indicatrice per San Martino e si procede (altre frecce indicano di salire a destra, prima lungo la carrareccia e poi su alcuni gradini di roccia) fino a lasciare la strada per inerpicarsi, a mezza costa, in un rado boschetto di faggi, con ripidi zig-zag verso destra, alla base di grossi massi ricoperti di vegetazione, ai piedi della parete sud del Corno di Medale. Si sale rapidamente lungo la linea di massima pendenza sino alla base di un canalino roccioso dove si raggiunge, un crocefisso in legno con una targa ed un roseto. Si piega a sinistra seguendo il segnavia n.52 che prosegue a mezza costa giungendo, dopo un breve tratto pianeggiante, alla stazione di smistamento di una teleferica che sale a San Martino. Poco dopo si arriva, dopo circa un’ora dalla partenza, alla cappelletta della Madonna del Carmine (m 746, sulle pendici del Monte San Martino) importante balcone sul basso Lario con panorama sulla città di Lecco e il monte Barro. Dalla cappella, su percorso meno ripido e ben segnalato (sempre seguendo il segnavia n. 52), si prosegue in quota, oltrepassando un vertiginoso pendio alberato che sprofonda a sinistra e risalendo quindi con rapide svolte lasciando a sinistra un’altra stazione della teleferica (magnifico panorama sul lago di Lecco). Il sentiero continua pianeggiante fino ad un bivio (m 805) dove, lasciato a destra il sentiero n. 56 per la Corna di Medale si prosegue a sinistra per San Martino. Si supera, facilitati da una catena passamano, un ampio e ripido avvallamento roccioso e si scende lungo un costolone, in vista delle verticali pareti del Monte San Martino. Sempre in leggera discesa, nel bosco, si giunge ad alcuni spiazzi attrezzati a pic-nic (con griglie, panche e tavoli in legno) che precedono il rifugio Riccardo Piazza e l’antica chiesetta di San Martino.

 

Dal rifugio, si può proseguire sino alla vetta del Monte San Martino e alla Corna di Medale a m. 1090, in circa un’ora di cammino.