L’escursione inizialmente indicata come da effettuarsi in data 30 maggio si svolgerà invece domenica 6 giugno con il programma che segue:
PARTENZA DA NOVARA ORE 8,00 VIA ALCAROTTI P.le Valentino
RITROVO AL SANTUARIO DI GHIFFA ORE 9,30
Partenza: Ghiffa Sacro Monte (m.s.l. 368)
Destinazione: Pollino di Premeno (m.s.l. 750)
Tempo totale: h. 4,00
Dislivello: m. 450 +/- in saliscendi
Lunghezza percorso km. 10 +/-
Difficoltà: E
Equipaggiamento: Trekking
Essendo ancora vigenti le norme anti Covid è necessario prenotare la partecipazione telefonando in sede il martedì dalle 17,30 alle 18,30 oppure rivolgendosi a Rita, 347-4770241
Descrizione del sito
Il lago e la montagna, il blu delle acque e il verde dei boschi, una vela spinta dal vento e un alpinista che arranca su un sentiero. In queste immagini è l’essenza dell’Alto Verbano, una terra ricca di natura e di cultura che ha ancora molto da dare agli uomini di oggi. Perché conserva un’enorme riserva di bellezza.
Vediamoli i due aspetti di questo angolo di natura felice.
Il lago è il Lago Maggiore. L’Eden d’Italia per l’inglese John Ruskin. E Stendhal invitava a “vendere la camicia” per visitare quattro luoghi della bell’Italia: fra questi il Lago Maggiore (gli altri erano il Vesuvio, il Vaticano e la chiesa di S. Croce a Firenze). Sono giudizi di intenditori.
La montagna è quella prealpina: ripidi versanti coperti da boschi misti di latifoglie. Nel verde dei boschi, i paesi. Minuscoli villaggi che, come oasi di serenità, conservano ancora una schietta impronta rurale. Una montagna trasformata: per secoli ha sfamato i montanari verbanesi e oggi fornisce svago e tranquillità.
Una montagna ricreativa. Annota Pierangelo Frigerio nel “Gran Libro del Lago Maggiore”: E’ radicalmente mutato il paesaggio agreste. Sono scomparsi gli stentati campicelli di segale e di legumi, i frutteti, le grandi estensioni di vigna, i piccoli uliveti che pur son ricordati dalle storie. I castagni, insidiati dalla malattia e non più accortamente innestati, si van degradando; ma tuttora la gemmante fioritura di giugno disegna sui fianchi della montagna la mappa d’una secolare fatica.
In questa mappa c’è tutta la “cultura minore” di un’antica civiltà rurale montana: i campi terrazzati, il forno frazionale per la cottura del pane, i giganteschi torchi da uva, il sapiente uso della pietra per costruire tetti e muri. Un mondo da riscoprire per vivere meglio.
Non solo la storia e la natura, anche l’arte e la fede. Lo splendore antico delle chiese e degli oratori, arricchiti dal talento e dalla nostalgia degli emigranti, e le povere cappellette agresti che raccontano una devozione popolare semplice e forte.
L’Alto Verbano è una terra tutta da scoprire. E da vivere: nelle infinite possibilità sportive (dalla vela al surf, dalle camminate allo sci, ai circuiti in bicicletta) e nelle suggestioni culturali che arricchiscono un soggiorno sereno.
Questo è l’Alto Verbano. Scopriamolo insieme. Camminando al ritmo della natura.
Sacro Monte di Ghiffa
Il Sacro Monte è posto in una magnifica posizione dominante il Lago Maggiore a quota 360 metri slm. Un complesso barocco incompiuto che si rifà alla concezione borromeica ed ai modelli architettonici dei Sacri Monti di Orta e di Varese.
Sulle pendici del Monte Cargiago, si sviluppano circa 200 ettari di Riserva Naturale, percorsi da numerosi sentieri fiancheggiati da muretti in pietra a secco e da caratteristiche cappellette votive. L’area della Riserva è costituita quasi esclusivamente dal patrimonio boschivo di proprietà comunale che si estende dal Sacro Monte (mt. 360) presso l’abitato di Ronco, raggiunge la cima del Monte Cargiago (mt. 713) e le vicinanze dell’abitato di Pollino (mt. 750), ricopre tutto il versante nord occidentale del rio Ballona ed il versante sud-ovest, raggiungendo la frazione di Caronio (mt. 500).
Itinerario del giorno
Si parte dal Santuario della SS. Trinità (m.360). Si prosegue lungo una strada sterrata posta ai margini della riserva speciale naturale del S. Monte di Ghiffa, attraversando un bosco di castagni e conifere sino a giungere alla località Caronio (m. 500). Attraversato l’antico borgo si riprende il percorso sterrato che ci porta alla frazione Pollino di Premeno (m. 750), splendido balcone panoramico sull’alto lago e sulle creste dei monti lombardi dei “Pizzoni di Laveno” e di Riserva naturale di “Campo dei Fiori”. Da qui, sempre con percorso immerso nel verde dei boschi della Riserva, facciamo rientro al Sacro Monte
