Giovedì 21 novembre alle ore 21 presso la sede sociale del CAI, in vicolo Santo Spirito 4 a Novara, si terrà un incontro con Antonello Menne, autore di un interessante testo sulla “Via Francigena”.

 

Avvocato e docente universitario, Antonello Menne ha camminato nell’agosto 2017 da Saint Jean Pied de Port a Santiago, per 800 chilometri, poi, nel 2018, lungo la Via Francigena da Milano a Roma sperimentando la riscoperta di vedere posti conosciuti con occhi nuovi, attraversando borghi e città, alle prime luci dell’alba, sotto il sole e assaporando la polvere nelle giornate di vento.

Dopo aver percorso la Via Francigena, Antonello Menne ha scritto Tanta Vita. A piedi da Milano a Roma.

 “Le riflessioni di questo libro riprendono l’esperienza di Santiago – dice Antonello Menne – e ne rappresentano la naturale continuazione. Sono rivolte a tutti coloro che si affidano al futuro e vogliono mettere a disposizione il loro tempo per esaltare la forza del Creato”.

L’autore rivive il “Cammino” mettendolo in relazione con le vicende della vita reale e sottolineando come quell’esperienza fortifichi e arricchisca anche le giornate fatte di mille scadenze lavorative.

“Spesso ci sfugge la percezione dell’immenso dono di essere nati e di esistere in una successione di azioni ed emozioni che ogni giorno ci portano lontano, in questo intenso cammino che è la vita”.

Un cammino fatto in solitudine, sotto il peso dello zaino e in compagnia di Fratello Silenzio, ma con un forte sostegno a distanza, dentro un “progetto di vita” che ha reso e rende quest’esperienza esaltante e fonte di nuovi cammini, per riappropriarsi del proprio tempo e riscoprire il valore dell’essenziale. Per avere una nuova visione di sè stessi e dell’ambiente che ci circonda viaggiando al passo con la natura: in giro per l’Italia per parlare di periferie, di borghi abbandonati, di spopolamento, di campagne assolate, di montagne – gli Appennini – che chiedono rispetto e attenzione.

 I proventi del libro “Tanta vita” andranno a favore dell’0pera Cardinal Ferrari, onlus milanese che dal 1921 apre le porte a chi ha perso tutto.

 Il CAI concedendo il patrocinio al libro ha voluto confermare la sua vocazione per il cammino, il suo essere a fianco delle persone e delle comunità resistenti. E la sua sensibilità per il nostro Paese, a volte maltrattato e vilipeso oltre ogni ragionevole considerazione. Come ha scritto il suo Presidente Generale Vincenzo Torti nella prefazione al libro, “Quel desiderio così ben descritto ‘di scoprire il tuo Paese, sì, il luogo geografico che ti fa sentire parte di un contesto più grande, che ti dà appartenenza e ti identifica fin da bambino’ che vi è sotteso si accompagna al progetto ‘Sentiero Italia CAI’ che, realizzando un sogno che pareva destinato all’oblio, unisce da quest’anno, in un unico abbraccio e con ininterrotta percorrenza, le tante culture, bellezze e operosità della nostra Italia, quella, stessa che, ‘uscito da casa con lo zaino’, Antonello ha voluto incontrare”.

 Soci e amici sono caldamente invitati a partecipare.