PARTENZA ORE 7 P.le Valentino

 

PARTENZA                        Sulzano         m.       185

ARRIVO                            Sulzano         m.       185

Superficie del Lago           kmq.                         61      

Bacino imbrifero               kmq.                     1842

 

DIFFICOLTA’                     E/T

ABBIGLIAMENTO              trekking             

 

Descrizione

l Lago d’Iseo – o Sebino secondo l’antica denominazione –  ha origini glaciali e, pur essendo il più piccolo dei grandi laghi lombardi, si distingue per la bellezza dei suoi scorci, incastonato tra le colline della Franciacorta e le montagne della Valle Camonica. Al centro del Lago si trova l’isola lacustre più grande d’Europa, Monte Isola.

Caratterizzato da una natura imperiosa, per tanti aspetti ancora intatta, dall’eleganza dei borghi, armoniosa sintesi di storiche vestigia e testimoni di laboriose comunità locali, il Lago è per il turista la via di comunicazione più emozionante per scoprire il Sebino.

Piacevole escursione alla scoperta delle più grande isola lacustre d’Europa in uno dei suoi laghi più piccoli. Monte Isola sorge dalle acque del lago d’Iseo come una verdeggiante montagna caratterizzata dalla bianca sagoma del Santuario della Madonna della Ceriola che svetta sulla sua cima.

La nostra gita prende le mosse dal paese di Sulzano ove ad intervalli regolari parte il traghetto più utilizzato per raggiungere l’isola. Dall’imbarcadero di Sulzano, occorrono pochi minuti di navigazione per raggiungere l’approdo nel porticciolo di Peschiera Maraglio, grazioso borgo sulla sponda meridionale dell’isola.

Una volta sbarcati, si seguono, sulla destra, le indicazioni per la Chiesa di San Michele Arcangelo e per l’ Enoteca, entrando nei vicoli del paese.

Passando sotto una volta, si sale una scalinata e poco dopo si lascia sulla sinistra la prosecuzione per San Michele e si volge a destra (cartello indicatore per Cure-Santuario). Giunti all’angolo dell’Enoteca, si prende a sinistra un viottolo scalinato al cui imbocco si trova un grazioso affresco raffigurante due donne che riparano reti da pesca, attività tradizionale di Monte Isola.

La lunga scalinata si immette su una strada asfaltata giungente da destra che collega Peschiera Maraglio con Senzano; traversato l’asfalto si sale per una decina di metri finchè sulla destra si trova l’imbocco della mulattiera (cartello indicatore per Cure-Santuario) che dobbiamo seguire. Si prende quota abbastanza ripidamente sull’antico tracciato, poi la salita diventa man mano meno faticosa e più agevole fra tratti di selva e campi coltivati, con magnifiche vedute sul lago e sulla sottostante Rocca Martinengo che svetta sulla punta sudoccidentale dell’isola.

La mulattiera termina all’inizio del piccolo borgo di Cure, senza entrare fra le case si piega ora a destra riprendendo la salita (cartelli indicatori per il Santuario) lungo un’altra mulattiera il cui fondo è stato in gran parte ricoperto di cemento. Con magnifiche vedute si rientra nel bosco, avvicinandosi al Santuario, si piega poi a sinistra lungo una larga stradina che sfila lungo la striscia boscosa posta fra le mura dell’edificio sacro e una sottostante falesia. Poco dopo ci si collega ad un’altra mulattiera salente anch’essa da Cure e verso destra si perviene al Santuario, punto più alto dell’isola (metri 600) da cui si gode una vista a 360°.

Dal Santuario scendiamo al sottostante Monumento ai Caduti e proseguiamo nel bosco su un percorso scandito da quindici cappelle affrescate. Continuando nella discesa si lambiscono alcune cascine, e poi la mulattiera ben lastricata, raggiunge Cure. Da Cure, possiamo ritornare a Peschiera Maraglio seguendo l’itinerario di salita oppure per strada asfaltata si scende ad un primo bivio, si prende a sinistra, giungendo a Senzano dove ad un altro bivio si volge a destra secendendo a Sinchignano. Si piega ora a sinistra ed in breve si entra a Menzino. Seguendo le indicazioni del Sentiero Naturalistico della Rocca si imbocca un sentiero che taglia a mezzacosta fra i boschi, arricchito da cartelli esplicativi delle maggiori specie vegetali presenti sul cammino. Poco dopo ci si ritrova in uno spiazzo erboso sottostante la Rocca Martinengo. Il fortilizio risale all’XI secolo e la sua posizione strategica lo rendeva un importante baluardo militare su tutto il lago. Dalla Rocca riprendiamo la stradina acciottolata fatta per raggiungere lo spiazzo erboso e rientriamo alla periferia di Menzino. Da Menzino si prende la strada asfaltata e, lambite le poche case di Sensole, si cammina sul lungolago abbellito da filari di ulivi e si rientra a Peschiera Maraglio.