Novara 19.03.2020
Dedicato a Pacifico Mercalli, un caro amico.
Oggi incredibilmente Pacifico ci ha lasciato, vittima inconsapevole dell’epidemia in corso.
Ci ha lasciato: nessuno di noi lo dimenticherà! Come potremmo dimenticarlo! Chi lo ha conosciuto conserverà gelosamente per lui un esempio di generosa umanità che sapeva profondere verso tutti. Sapremo ricordarlo degnamente, tutti insieme, non appena questa tragedia generale troverà conclusione.
Caro Pacifico sei stato una delle prime persone che ho conosciuto frequentando la Sezione. Eri sempre presente e sempre disponibile a contribuire per la buona riuscita delle iniziative, alla formulazione dei programmi e ad ogni attività inerente. Eri la persona giusta in segreteria per il tuo buon carattere, la tua pazienza, il tuo sorriso, la tua attenzione nei confronti dei soci, la tua disponibilità per tutti. Trasmettevi calma, serenità, limpidezza d’animo, insomma il tuo nome ti calzava a pennello! Tutti ti hanno conosciuto personalmente, se non altro perché ti interessavi del rinnovo dei bollini annuali, attività questa che svolgevi puntualmente e con tanto piacere. Ricordo la tua meticolosità nei riscontri contabili perché, mi dicevi: “Se i conti non tornano anche di un solo centesimo, significa che non abbiamo lavorato bene”.
Eri come un ragazzino curioso, con la voglia di imparare sempre cose nuove. Ricordo il tuo blocchetto minuscolo degli appunti dove annotavi, con una minuscola matita, qualsiasi curiosità ci raccontassero nelle nostre innumerevoli escursioni. Il tuo piccolo taccuino degli appunti lo alimentavi costantemente con indicazioni, memorie, ricordi, date. E poi la tua bramosia di imparare sempre di più ti spingeva a frequentare i circoli culturali cittadini, dal Circolo dei lettori agli incontri della fondazione Faraggiana e non solo. Eri sempre presente agli eventi e alle manifestazioni promosse dalla città.
Ti ricordo ancora lungo i nostri itinerari in montagna sorridente, discreto ma sempre pronto a sostenere con una parola di conforto e di incoraggiamento, chiunque ritenevi si trovasse in difficoltà.
Tutti noi ti abbiamo in mente con il tuo passo cadenzato che rassicurava coloro che erano al tuo fianco e che, magari affaticati, ti seguivano confortati sino alla meta. Sapevano infatti che non avresti mai lasciato nessuno indietro. Il tuo arrivo mi rassicurava perché mi dava la conferma dell’arrivo di tutti.
Eri ricco di una simpatia contagiosa, sempre positivo, loquace e interessato a tutto. Tra i tanti momenti di splendida convivialità comune, rammento un simpatico aneddoto che ha fatto sorridere l’intera sezione ovvero, in una delle nostre uscite, lungo il percorso che ci portava al Monviso, tre universitari di Saluzzo si erano uniti al nostro gruppo e tu hai cominciato a raccontare la storia della loro città sicché loro hanno cominciato ad ascoltarti rapiti ed esterrefatti per l’abbondanza di spiegazioni e dettagli storici, insomma la sapevi più lunga di loro!
Da persona con una fede profonda, insieme abbiamo condiviso momenti di intensa spiritualità. Nella sala incontri della Sezione è appeso il Crocifisso di San Damiano, si quello che ha parlato a San Francesco, che proprio tu avevi procurato sottolineandomi l’importanza della Sua presenza nei locali della sede. Sei stato per me, e non solo per me, un testimone credibile della tua integrità spirituale e comportamentale. Ci hai regalato una lezione di vita! Ecco perché ti piangiamo costernati e perché non abbiamo potuto esserti vicino, non abbiamo potuto confortarti in nessun modo così confinato in ospedale!
A Enrico e Filippo, figli tuoi e a tutti i tuoi familiari a nome del Club Alpino Italiano cui aderivi attivamente da lunghissimo tempo, voglio manifestare il nostro cordoglio e per quanto possibile rappresentare la nostra solidarietà ed il nostro sostegno per il dolore di questo momento così triste.
Ciao caro Pacifico da tutti noi! Amico indimenticabile di bellissimi momenti che solo noi potremo ricordare!
Boris Cerovac a nome della Sezione.