PARTENZA ORE 17,30 P.le Valentino

Ciaspole, sauna e prosecco – Notturna al Bonom più centro benessere

Partenza: Bocchetto Sessera mt 1.382 – Bielmonte
Arrivo: Monticchio mt 1.696 – Bonom mt 1.878
Dislivello: Monticchio mt 314 – Bonom mt 496
Tempo salita: ore 3,5÷4,0 conforme condizioni neve
Difficoltà: MR
Note: Abbigliameno da montagna, ciaspole e frontale elettrica. Coprirsi molto bene. Per il centro benessere: accappatoio o asciugamano grande, asciugamano x sauna, ciabatte e costume da bagno

Notizie generali

La ciaspolata si snoda sulla panoramica cresta che separa la Val Sessera dalla Val Cervo. Siamo in una zona che oggi sembra quasi selvaggia, ma che in passato era molto abitata, dedita ad attività pastorali e anche sede di alcune miniere. Sentieri, vecchie mulattiere ed insediamenti ormai abbandonati ci fanno capire come fosse dura la vita su questi monti anche solo 100 anni fa
Da Bocchetto Sessera ci si porta immediatamente sulla cresta con panorama sulla pianura biellese e sul Monviso in lontananza.
Dal Monticchio invece si vede tutta la cresta fino alla Cima del Bònom e alla Bassa del Campo. Verso il Biellese, il Pian Musin con la sua malga, verso la Valsessera tutte in fila, le Teggie di Artignaga di sopra (Gnart-gnea in dialetto), adesso con il tetto di lamiera, una volta con il tetto di paglia, e più in basso Artignaga di sotto.
Mentre dalla cresta si gode un panorama a 360 gradi in parte sulla pianura ed in parte sulle montagne Biellesi, Aostane e Valsesiane.

Percorso

Ciaspolata che non deve ingannare per il ridotto dislivello totale, è in grado di soddisfare, in base alla meta scelta, sia chi vuole godersi di più il panorama, sia chi ha il piacere di fare un percorso che dà più soddisfazione.

La Bocchetta si affaccia sulla val Sessera. A sinistra ci sono due sterrati, uno scende alla Piana del Ponte, l’altro va all’alpe Montuccia; all’inizio di questo sterrato c’è un sentiero marcato F11 che si inerpica sul muretto tramite una scalinata con corrimano in legno (punto d’inizio del Sentiero Mountain Fitness).
Il percorso ci porta sulla dorsale che sale dietro al ristorante lungo il filo di cresta. La salita è discretamente ripida e da affrontare senza fretta.
Dopo qualche strappo si arriva alla sommità della nostra prima punta, il Monticchio (1697 m). Il Monticchio può essere sia un punto di passaggio per raggiungere il Bonom, sia la meta della gita. Chi decide di fermarsi qui gode comunque della magnifica vista a 360° che contraddistingue l’escursione.

Dal Monticchio inizia la cresta vera e propria che ci accompagna al Bonom. Si scende seguendo sempre la dorsale e passa di fianco alla Pera Fourà (Pietra Forata) e si continua sul filo di cresta, a volte verso il Biellese, a tratti verso la Valsessera.
La successiva elevazione è la Colma Bella, (1670 m). Proseguiamo il nostro dolce saliscendi fino al pendio finale, più ripido, che conduce alla Cima del Bònom. Il Bònom è una modesta cima da cui si diparte lo spartiacque che divide il vallone del rio Sassaia da quello del rio Concabbia.
Di fronte alla Cima del Bònom, separata dalla Bassa del Campo, c’è la Cima delle Guardie; a nord ovest, in basso, si vedono le Teggie del Campo, e alto, sopra le Teggie, il sentiero che prosegue per il Cravile, il Manzo e il Bo.

Modalità e possibilità

Spuntino al sacco prima di iniziare l’escursione (di notte fa freddo e difficilmente si riesce a fermarsi a mangiare in cima). Tra le 2 e le 3 arrivo al centro benessere dove ci aspetta, oltre al relax, un aperitivo con prosecco e salame.
Centro benessere con: sauna, bagno turco, piscina con idromassaggio, grotta di sale, docce emozionali, area relax, tisaneria