Descrizione

     La XVI^ tappa del Sentiero Novara, non è facilmente raggiungibile con mezzi pubblici per le strade troppo strette per cui la partenza dell’escursione si effettuerà dal centro di Ameno La zona riguarda una parte della Provincia di Novara, oggi, poco conosciuta e frequentata, ma tra le più interessanti quanto a: natura, storia e presenza di ambienti molto frequentati nei secoli scorsi da personaggi vicini alla Chiesa tra cui Manzoni a Barozzera quale amico di Rosmini. I più noti sono: – il Monte Mesma, con vista estesa su tutta la pianura Novarese e sulla catena delle Alpi, con l’omonimo convento del 1619 edificato sui resti di un castello del XII/XIV sec., mèta di pellegrinaggi e luogo di ritiri spirituali; – la Torre di Buccione, uno dei simboli del Lago d’Orta luogo di sosta del clero che attendeva di imbarcarsi per l’isola di San Giulio.. Ameno si trova su una dorsale che permette di vedere la valle dell’Agogna sulla destra e il lago d’Orta sulla sinistra. Località molto frequentata nel XIX° e XX° sec. dalla media borghesia e aristocrazia Milanese e Torinese per la presenza di un ottimo clima. Le sue origini con il nome “Mennum” risalgono all’892. Fra il 962 e il 1767, in quanto appartenente al feudo dell’isola di San Giulio, fu posto non senza conflitti sotto la giurisdizione dell’episcopato di Novara. Questa tappa è ambientata nella zona nord dell’Agogna, torrente che nasce dal Mottarone e che attraversa tutta la provincia con una portata costante d’acqua, comprovata dalla presenza di piccole centrali elettriche “zona di Grata”. Cassano, punto di partenza della XVI^ tappa, è una delle frazioni di Ameno, denominate “oltre Agogna” come Barozzera, Mirabello, Tabarino, Pecorino e Milanetto le quali si trovano tutte sulla sponda sinistra dell’Agogna con vista su Ameno e Lago d’Orta. Sono frazioni di origine sei/settecento e Cassano, è stata anche sede estiva Vescovile, come evidenzia la presenza di un palazzotto accanto alla chiesa, ora fatiscente. Il motivo per cui non si parte da Cassano è per evitare di scendere da Ameno e risalire per poi ridiscendere fino al ponte dell’Agogna. Scendendo quidi da Ameno al ponte, si costeggia il Torrente sulla sponda dx. Percorso in mezzo ad una natura molto selvaggia, per non dire trascurata, fino a incrociare la strada provinciale che congiunge Invorio/BolzanoN.se. nei pressi del Cimitero di quest’ultimo. In questi luoghi nel secolo scorso erano presenti diversi roccoli: “del Castello”, “Solaroli” usati per la cacciagione con reti fisse di uccelli di passo detti anche dal “becco gentile” perché canori quali:cardellini, verdoni, tordi, frisoni, fringuelli, usignoli … Questo metodo di caccia è stato bandito negli anni ’50. Da qui si raggiunge Gozzano percorrendo una parte della “strada degli alpini”. Cittadina di molte testimonianze storiche dalle Chiese di: S.ta Maria di Luzzara XI sec., S. Lorenzo XII sec. e basilica di S. Giuliano del IX sec. ai palazzi dei nobili Ferrari-Ardicini, Vescovile e Ticial. Si attraversa Gozzano in direzione e prima di Auzate si incontra la “Fontana Santa” da cui sgorga rigogliosamente un’acqua salutare e sempre fresca, si prende la stradina chiamata ”costa” e in pochi minuti si arriva ad Auzate. Borgo del XV° sec. con la presenza di palazzotti di famiglie borghesi del XVIII e XIX sec. a suo tempo facoltose ed ora pressoché estinte. Da Auzate si scende nella valle della Grua che permette di raggiungere Soriso, località ricca di storia risalente al medioevo.